Un taglio netto e preciso limita lo stress della pianta. Per questo motivo è importante usare attrezzi di qualità professionale e ben affilati. I principali strumenti per potare sono le forbici, le troncarami e gli svettatoi.
Forbici
Le forbici da potatura si dividono in forbici by pass e a doppia lama, usate per eseguire potature più nette e precise. Sono più adatte a rami giovani.
Troncarami
Sono potenti cesoie adatte a rami di grosso diametro munite di lunghe leve d’azionamento. I modelli più potenti possono tagliare rami fino a 50mm. Anche in questo caso esistono modelli a doppia lama (by pass) o a battente.
Svettatoi
Sono cesoie che vengono montate su aste telescopiche e che permettono di raggiungere rami anche a 7 metri di altezza senza usare scale ed in completa sicurezza.
Segacci
sono particolari seghe da potatura le cui lame sono studiate per eseguire tagli il più possibile netti ed evitare possibili infezioni batteriche. Esistono modelli a lama dritta e a lama curva, a passo corto o lungo.
Come potare
Una pianta, un albero o un arbusto hanno bisogno di cure e trattamenti per essere mantenuti al meglio e al loro massimo splendore. In questo caso la potatura ricopre un ruolo di fondamentale importanza per il benessere delle nostre piante, per valorizzarle a livello estetico, per agevolarne la fruttificazione, la crescita e per evitare la diffusione di malattie. La domanda allora è: come potare ? Ecco a te trucchi e consigli utili per la potatura.
In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio cos’è la potatura, quali sono i vari metodi e le migliori tecniche che meglio si addicono alle nostre esigenze e quali sono i migliori strumenti in grado di aiutarci.
Come si effettua la potatura?
Tagliare solo rami completi ed evitate tagli a metà ramo. Il taglio va eseguito dal basso verso l’alto vicino ad una biforcazione parallela al ramo rimasto, subito a ridosso del collare; quest’ultimo va lasciato intatto in quanto protegge dagli attacchi di agenti patogeni esterni.
Successivamente si effettua un secondo taglio, dall’alto verso il basso, a pochi centimetri dal primo.
L’ultimo taglio interessa la zona prossima al collare e serve per eliminare definitivamente il ramo. Piante come il pino, il ciliegio, la quercia, il cipresso ed in generale tutte le conifere, soffrono molto i tagli drastici e bisogna quindi procedere con delicatezza, o meglio ancora affidarsi ad un professionista del settore, per evitare danni maggiori.
Dopo qualsiasi taglio di potatura andrebbe medicata disinfettando la zona di taglio con soluzioni apposite a base di ossi cloruro di rame o con la poltiglia bordolese.
Tra le diverse tipologie si distinguono quella naturale, d’allevamento (o formazione), mantenimento e ritorno e le operazioni di spuntatura, speronatura e diradamento.
La potatura naturale è quella più semplice e prevede il taglio netto di alcuni rami. È perfetta per alcune tipologie di alberi da frutta e piante ornamentali e, in genere, può essere praticata con una certa semplicità anche dai non esperti. Eliminate i rami vecchi o spezzati, quelli irregolari e quelli che tendono ad incrociarsi. Serve anche a livello estetico, per darle una forma più pulita.
Serve per definire la struttura di una pianta giovane, andando ad incidere dunque sulla sua crescita futura. Viene eseguita fino a quando la pianta ha circa 10 anni. L’obiettivo è anche quello di incentivare la produttività, soprattutto se si tratta di un albero da frutto.
Con la potatura di mantenimento si mira a consolidare i risultati raggiunti con la potatura di formazione. Questa tecnica si basa su interventi abbastanza semplici per eliminare i rami spezzati, irregolari o quelli attaccati dai parassiti. E’ preferibile effettuarla in primavera.
Per spingere una pianta a seguire lo sviluppo attraverso un suo ramo secondario, né si asporta l’estremità del ramo principale poco dopo la sua giunzione con il secondario. Quest’ultimo diventerà il nuovo punto di sviluppo
Si eliminano solo le parti finali dei rami, e si limita la crescita in una direzione della chioma. È adatta a riequilibrare la chioma di piante vigorose, mentre rischia di esaurire le energie di quelle più deboli
Dopo la potatura di ritorno, è l’intervento più drastico. Si asporta completamente una porzione della chioma, per infoltire le parti laterali e dare maggior vigore alle gemme presenti. Riequilibra una zona altrimenti soggetta a diradamento.
Questa tecnica di potatura favorisce il passaggio tra i rami dei raggi del sole, permettendo di ridurre, di conseguenza, il livello di umidità fra le foglie e limitando così l’insorgenza di eventuali attacchi parassitari. Il diradamento permette di ottenere benefici soprattutto se combinata ad altre tecniche di potatura.
Ci sono poi alcuni interventi più mirati ad uno specifico tipo o stato di salute della pianta tra cui:
soppressione, cioè l’asportazione con un taglio netto, alla base, di branche, rami e germogli; scacchiatura, l’eliminazione di germogli avventizi presenti sul tronco; il raccorciamento, cioè l’asportazione di una porzione più o meno lunga della parte distale di un ramo e molti altri.
Quando deve essere eseguita la potatura? A meno che non si tratti di una potatura verde, questo intervento va fatto nel periodo del riposo vegetativo ovvero dall’autunno alla primavera successiva. Molti la eseguono con la luna calante, in quanto pare che questo migliori la fruttificazione.
Detto ciò, passiamo a quando potare e come potare :
Anche se il tempo è rigido, si possono potare diverse piante, selezionando quelle che hanno già fruttificato, sfruttandole per ottenere anche legna da ardere. Tra gli alberi da frutto, lavorate sulle pomacee (meli, peri), il kiwi e la vite, i cui frutti sono maturi in autunno, arance e mandarini tra gennaio e febbraio. Tra gli alberi ad alto fusto, lavorate sul salice.
La regola sarebbe potare prima che spuntino le foglie. Per gli arbusti a fioritura precoce, solo quando hanno terminato la prima fioritura, per garantirsi una più abbondante l’anno successivo. Ricordate che un intervento al momento sbagliato può compromettere la fioritura o addirittura danneggiare la pianta. Tra gli alberi da frutto, si possono potare le drupacee come prugno, albicocco, pesco e ciliegio.
Si possono tagliare sia arbusti che caducifoglie, per aumentarne la crescita e la densità della chioma, limoni
La potatura autunnale è molto consigliata per vari motivi. In questa stagione diverse piante perdono le foglie e vanno in riposo vegetativo, questo permette una potatura più facile, specie negli alberi d’alto fusto. Inoltre un albero in riposo rimargina le ferite da potatura più velocemente, e si possono poi eseguire trattamenti antiparassitari più aggressivi. Le specie più adatte ad un intervento di taglio autunnale sono:caducifoglie, ogni due-tre anni e solo al termine della caduta delle foglie
Adesso andremo a vedere nel dettaglio tecniche e consigli sulle piante più comuni e più richieste dagli amanti del giardinaggio e ovviamente i migliori consigli su come potare .
Entriamo più nello specifico. Troverai qui elencati i metodi migliori su come potare i tipi di piante più diffusi:
I procedimenti sono simili ma ci sono alcuni accorgimenti, tutti volti a ridurre le estremità secche che impoveriscono l’albero e riducono la fruttificazione:
Sono accorgimenti importanti che servono all’albero a restare piccolo e svilupparsi in orizzontale, aumentandone la produttività e il benessere.
Altra cosa importante è riconoscere il tipo di gemma, che negli alberi da frutto può diventare:
Riconoscere le gemme degli alberi da frutto è importante perché durante la potatura andranno salvaguardate le gemme a fiore portatrici di frutti.
La potatura degli ulivi avviene principalmente per rinnovare i rami produttivi, eliminare quelli secchi o danneggiati, contenere le dimensioni dell’albero e sostenerne quindi la crescita vegetativa in modo corretto e favorire la penetrazione di sole ed aria.
Il nostro consiglio è quello di non potare necessariamente tutte le piante, anzi, se vediamo che alcuni lavori sono rinviabili all’anno nuovo, perché la pianta magari è in buona salute e non ha bisogno di manutenzione, (soprattutto se giovane) lasciamola crescere e continuare il suo sviluppo. In quelle più datate invece, procediamo con il taglio di interi rami, con la spollonatura, la schiacciatura e il taglio di ritorno per la riduzione della chioma, soprattutto i rami che attraversano quest’ultima. Procedere prima con i tagli grossi, quindi alla potatura delle branche non necessarie, poi con i tagli più piccoli, di rifinitura e sfoltimento.
Per quanto riguarda la cimatura non va effettuata per uno scopo estetico, bensì per ridurre la vegetazione e favorire la crescita nella parte centrale favorendo una maggiore areazione e illuminazione.
I succhioni vigorosi non vanno rimossi solo nel caso in cui le branche siano malate o danneggiate, visto che ne favoriscono la ricostruzione; quelli poco vigorosi invece possono essere lasciati in numero limitato per favorire l’accrescimento delle branche, anche di quelle laterali.
La potatura degli ulivi avviene tra l’inizio della primavera (intorno a marzo) e il periodo di fioritura (maggio) quando la pianta è in riposo vegetativo.
Gli accorgimenti principali da tenere in considerazione sono un eventuale ritorno di temperature fredde, accortezza nell’effettuare i tagli, (devono essere netti, in modo tale che in caso di pioggia l’acqua scorra via e il legno non marcisca) usare mastice e antiparassitari a base di rame sulle lame utilizzate, in modo da evitare il “Pseudomonas savastanoi” la rogna dell’ulivo, che causerebbe non pochi problemi ai nostri ulivi soprattutto in quelli giovani potrebbe risultare letale.
La potatura delle rose varia a seconda del periodo dell’anno, ma in linea generale il procedimento è molto simile per ogni stagione: eliminazione con tagli netti leggermente al di sopra della gemma dei rami secchi. Andiamo a vedere nel dettaglio come procedere per ogni stagione.
La potatura delle ortensie si effettua per stimolare la pianta nella produzione di nuovi germogli, sono infatti piante che fioriscono solo sui nuovi rami ed è quindi consigliabile effettuarla ogni anno.
Il periodo migliore per la potatura delle ortensie è autunno/fine inverno, BierreStore ti indica i consigli su come potare . Per prima cosa si rimuovono rami e parti secche della pianta, poi si inizia a dare forma alla pianta accorciando di 1/3 la loro lunghezza. Se vogliamo che la nostra ortensia produca tanti piccoli fiori la potatura dovremmo procedere ad una potatura più intensa, invece se desideriamo dei fiori più grandi dovremmo effettuare una procedura più mirata. Quando inizierà la fioritura, procediamo ad eliminare i fiori appassiti e rami deboli e rovinati.
Potare le viti è importante per mantenerle in buona salute e di conseguenza per avere una produzione di qualità sia che si trassi di potatura classica da tavola sia si tratti di vite a pergola, vanno seguite delle regole specifiche per non compromettere lo stato vegetativo della pianta.
Ci sono diversi metodi per il taglio:
Ci sono due tipi di interventi da effettuare in due periodi diversi dell’anno, ecco i consigli migliori su come potare :
Ci sono diversi tipi di potatura, ecco i più diffusi:
Vi Illustriamo una delle tecniche più semplici e meno invasive per la pianta. Si tratta di una potatura “naturale” che consiste nel taglio completo del ramo dove inizia la biforcazione e l’eliminazione di rami rotti, secchi e troppo vicini tra loro stando però attenti a lasciare una forma armoniosa; seguendo quest’ultimo consiglio si andrà per forza di cose a rimuovere dei rami in salute, ma che risulta obbligatorio per alleggerire la chioma. Procediamo con la rimozione dei rami più pesanti in corrispondenza dei rami più piccoli, in questo modo non andremo ad interrompere il flusso della linfa dentro la pianta. Come abbiamo detto non è una tecnica molto invasiva, ma è comunque buona regola effettuarla col passare degli anni e non in un’unica soluzione.
Tecnica molto simile a quella di forma. Gli unici accorgimenti sono quelli di individuare le gemme produttive e lasciarle sui rami in modo da permettere la produzione; al momento della potatura possiamo riconoscerle perché sono più rotonde e grandi delle gemme da legno. Si possono trovare sui rami di almeno 2 anni e dove l’anno precedente erano presenti i frutti.
Il periodo migliore per effettuare la potatura del melo è da fine novembre a fine febbraio. In caso di freddo acuto è sconsigliabile effettuare tagli per possibili danni da gelo, aspettiamo quindi che si alzino le temperature per iniziare a potare. Se vediamo che il melo è in buono stato, evitiamo cure eccessive, mentre in caso di rami secchi o deboli, procediamo tagliando almeno 1/3 per stimolare la pianta.
La potatura della lavanda è un’operazione molto delicata ma che se effettuata nel modo giusto può darci grandi soddisfazioni.
Bisogna prestare attenzione alle parti del legno, anche se vecchio perché se danneggiate o tagliate troppo drasticamente potrebbero uccidere la pianta visto che si riproduce unicamente sul legno. Come per le altre piante, i tagli devono essere effettuati in modo netto e preciso, così non esporremo la pianta a malattie o parassiti, principalmente in mezzo alle foglie, avendo cura di lasciare almeno quattro gemme per stelo. Avremo la nostra lavanda spoglia per qualche settimana, me è necessario per mantenerla in salute, è una pianta che con le dovute cure e precauzioni può durare oltre i 20 anni.
E’ consigliabile potare la lavanda due volte l’anno:
E’ fortemente sconsigliato procedere alla potatura ad aprile, durante il suo periodo di fioritura.
La maggior parte delle specie di orchidee non ha bisogno di una potatura eccessiva visto che provvedono in modo autonomo alla maggior parte delle loro funzioni e manutenzioni. E’ una pianta molto delicata quindi per quelle poche operazioni che andremo a compiere, dovremmo essere molto cauti e disinfettare gli strumenti che utilizzeremo.
Le specie che hanno bisogno di potatura sono quelle d’appartamento coltivate in vaso, come la Dendrobium e le Phalaenopsis, che fioriscono sempre sullo stesso stelo e che quindi hanno bisogno di diversi interventi:
Essendoci molteplici specie di orchidee, non possiamo dare con precisione in periodo per iniziare la potatura. Il miglior momento è dopo la fioritura che varierà da specie a specie.
La potatura del bonsai si suddivide in due tecniche ecco i consigli su come potare :
Iniziamo col rimuovere tutto il legno secco dall’albero e poi seguendo queste regole, iniziamo a dare la forma che più preferiamo al nostro albero:
Diamo un’ultima ripulita di fogliame secco o rovinato ed il gioco è fatto.
Il limone è uno degli agrumi più comuni e versatili che possiamo trovare in natura; si può utilizzare in ambito culinario in vari modi, per preparare liquori ecc.
Le piante possono essere coltivate sia in giardino che in vaso e in entrambi i casi va fatto con molta cura, sono piante molto delicate e quindi anche gli interventi di potatura andranno fatti con la massima cura e precisione. Tagli sbagliati e troppo aggressivi limiteranno o addirittura uccideranno i rami destinati alla produzione.
Potare i rami più vecchi in modo da favorire la nascita dei rami più nuovi che produrranno nuovi frutti, e quelli che si sviluppano in verticale. Potare i polloni presenti su base e tronco visto che indeboliscono la pianta e ne rallentano la produzione. Procedere poi con lo sfoltire la chioma nella zona centrale per favorire l’illuminazione dei rami più interni. Chiudiamo con una cimatura di qualche centimetro su tutti i rami, concentrandoci su quelli più alti.
Il periodo migliore per la potatura è tra febbraio e marzo, ma nel modo più specifico assicuriamoci che sia passato il periodo delle gelate per evitare danni irreversibili. Se dovessero persistere temperature rigide, la potatura slitterà di un mese. Altri interventi di potatura possono essere eseguiti tra fine giugno e metà settembre.
Il melograno è una pianta che ha bisogno di parecchi interventi, perché tende a produrre molti polloni alla base e soprattutto molti ramificazioni sia interne che esterne che ne costruiscono la potatura. Il melograno si divide in due tipi:
Ecco la risposta a come potare i melograni: diverse tecniche adatte a tutti!
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